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Sanificazione condotti aeraulici: un caso aziendale
Tempo di lettura medio 2/3 minuti
Sanificazione condotti aeraulici: elimina la muffa e migliora l'aria
La qualità dell’aria indoor è una priorità sempre più sentita nelle aziende moderne, non solo per il benessere dei lavoratori, ma anche per la conformità normativa e l’efficienza degli impianti. Un recente intervento del nostro team in un’azienda manifatturiera di San Felice sul Panaro in provincia di Modena ha messo in luce un problema spesso invisibile e trascurato ma potenzialmente pericoloso: la presenza di muffe nei condotti aeraulici.
Occorre fare una premessa per comprendere la portata dell’argomento: nel 2023 sono stati installati soltanto in Italia 5000 chilometri di canalizzazioni aerauliche (fonte AIISA).
Da questo dato si evince l’enorme importanza della gestione dei sistemi aeraulici che, da alleati della salute e del benessere possono diventare veicolo di patogeni se non regolarmente e correttamente manutenuti.
Case history: un’ispezione che ha cambiato la gestione dell’aria
Il nostro intervento è partito da una segnalazione del responsabile della manutenzione interna di un’azienda di San Felice sul Panaro in provincia di Modena, che lamentava odori sgradevoli e segnalazioni ricorrenti da parte dei dipendenti di mal di testa, occhi irritati e senso di affaticamento, problemi alle vie respiratorie.
Abbiamo quindi effettuato una video-ispezione tecnica dei condotti aeraulici (fase fondamentale nei processi di sanificazione impianti HVAC) che ha evidenziato:
- Presenza di biofilm e muffe sulle pareti interne dei canali di mandata e ripresa dell’aria;
- Accumulo di particolato e polveri organiche, ostruzione parziale dei bocchettoni dovuta all’accumulo di residui non rimossi da diverso tempo
Le analisi microbiologiche poi hanno confermato la presenza di Aspergillus e Cladosporium, due tipi di muffa comunemente presenti negli impianti trascurati. L’impianto non veniva sanificato da parecchi anni.
Quanto tempo richiede un intervento di sanificazione e quali sono i potenziali disagi per l'operatività aziendale?
Il tempo necessario per un intervento di sanificazione dei condotti aeraulici e i potenziali disagi per l'operatività aziendale possono variare significativamente in base a diversi fattori: come le dimensioni e complessità dell'impianto HVAC, il livello di contaminazione e l’accessibilità ai condotti
Come si forma la muffa nei condotti aeraulici?
La muffa nei canali aeraulici si forma principalmente a causa della combinazione di umidità residua, polveri organiche e ristagni d’aria, condizioni ideali per la proliferazione di microrganismi. In particolare, quando l’impianto HVAC non è correttamente bilanciato o manca una manutenzione regolare, possono crearsi zone fredde dove si condensa l’umidità presente nell’aria.
Se a questo si aggiunge l’accumulo di polveri e residui organici (cibo, fibre, polline), si innesca un ambiente perfetto per lo sviluppo di colonie fungine. La muffa tende a formarsi in modo subdolo, con strati di biofilm dapprima invisibili che, se non rilevati e rimossi tempestivamente, si estendono rapidamente.
Muffe nei condotti aeraulici: un rischio grave per la salute e la produttività
La muffa nei condotti dell’aria è un nemico silenzioso. Quando si sviluppa all’interno del sistema di ventilazione, può compromettere tutta la qualità dell’aria indoor. Le spore fungine, infatti, vengono diffuse attraverso il flusso d’aria in tutti gli ambienti serviti dall’impianto HVAC, con conseguenze potenzialmente pericolose:
- Salute dei lavoratori: allergie, crisi respiratorie, peggioramento di patologie pregresse (asma, bronchite).
- Riduzione della produttività: a causa di malesseri diffusi riconducibili alla Sindrome dell’edificio malato.
- Contaminazione di ambienti produttivi: in settori sensibili come alimentare, farmaceutico o elettronico.
- Rischio di sanzioni: in caso di controlli da parte degli enti sanitari o ASL.
Manutenzione preventiva: la strategia vincente
Diverse normative impongono la salubrità degli impianti aeraulici. Tra i riferimenti principali:
- D.Lgs. 81/2008 (Sicurezza nei luoghi di lavoro): impone al datore di lavoro il dovere di garantire aria salubre (art.64 all. IV).
- Linee guida del Ministero della Salute 2013: raccomandano la pulizia periodica dei sistemi HVAC e il monitoraggio microbiologico.
- Norma UNI EN 15780:2011: definisce le classi di pulizia e le modalità per la valutazione igienica degli impianti aeraulici.
In alcuni settori, come quello alimentare, alberghiero, ospedaliero, biomedicale, impianti sportivi, sono previsti protocolli HACCP, o normative nazionali o regolamenti regionali che richiedono interventi periodici certificati.
Le linee guida del Ministero della Salute del 2013 sono solo raccomandazioni?
Le Linee Guida del Ministero della Salute del 2013, intitolate "Procedura operativa per la valutazione e la gestione dei rischi correlati all'igiene degli impianti di trattamento dell'aria", riportano al Decreto Legislativo 81/2008 quindi all’obbligatorietà.
Bonifica impianto aeraulico: le 5 fasi del nostro intervento
Il nostro intervento di sanificazione dei condotti aeraulici si è articolato in cinque fasi:
- 1. Ispezione visiva e poi tecnica con telecamere ad alta definizione: utile per documentare lo stato in essere dei canali.
- 2. Prelievi microbiologici e ponderali: campionamenti su campioni interni per analisi in laboratorio.
- 3. Pulizia meccanica certificata: con sistemi robotizzati ed aspiratori HEPA per la rimozione di detriti, polveri e biofilm.
- 4. Sanificazione: tramite nebulizzazione di prodotti biocidi a base perossidica, sicuri per ambienti di lavoro.
- 5. Report fotografico e rilascio certificazione: con analisi di confronto prima/dopo, a garanzia del risultato.
Il risultato?
L’azienda ha registrato un netto miglioramento della qualità dell’aria, con eliminazione totale dei cattivi odori e riduzione del 70% delle segnalazioni per malesseri da parte dei dipendenti nei due mesi successivi.
I prodotti biocidi a base perossidica utilizzati per la sanificazione sono sicuri per i dipendenti e non lasciano residui dannosi?
I prodotti biocidi a base perossidica sono utilizzati da professionisti che seguono scrupolosamente le indicazioni del produttore e le normative di sicurezza. Gli ambienti sono adeguatamente aerati dopo il trattamento, quindi non ci sono residui dannosi e non c’è rischio per i dipendenti.
Manutenzione preventiva: la strategia vincente
La sanificazione periodica dei condotti aeraulici non deve essere vista come una spesa straordinaria, ma come un investimento strategico:
- Evita guasti e blocchi dell’impianto
- Riduce i consumi energetici e migliora le prestazioni del sistema HVAC
- Allunga la vita utile dell’impianto
- Tutela la salute di dipendenti e visitatori
- Dimostra attenzione e responsabilità d’impresa
Ogni quanto tempo va fatta la sanificazione degli impianti HVAC?
Noi consigliamo, come riferisce anche la norma UNI EN 15780, almeno una ispezione annuale e un intervento di pulizia almeno ogni 2/3 anni, salvo condizioni ambientali particolari.
Conclusioni
Affidarsi a un partner qualificato per la sanificazione degli impianti HVAC, associato ad AIISA come Cooplar che vanta figure certificate ASCS e CVI, oggi è una scelta obbligata per chi vuole garantire standard elevati di salubrità e sicurezza. Per una visione più approfondita su come selezionare l'impresa ideale per la bonifica degli impianti, ti invitiamo a leggere la nostra guida completa alla bonifica delle UTA: Guida alla scelta dell'impresa per la bonifica delle UTA.