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Perchè si chiama condizionatore?
Cosa condiziona?
Si è portati a considerare il “condizionatore” come quell’apparecchio in grado di generare aria fredda durante il periodo estivo, ma si chiama così anche quando produce aria calda.
Si definisce impianto di “condizionamento” poiché agisce su una serie di “condizioni” ambientali e le regola automaticamente secondo parametri definiti e controllati.
Le condizioni ambientali vengono tarate per creare il benessere termoigrometrico ossia quella sensazione di soddisfazione che in un determinato ambiente gli individui provano in presenza di precise condizioni ambientali.
Da cosa dipende il benessere termoigrometrico?
Il benessere termoigrometrico dipende dal sei grandezze.
Quattro sono condizioni ambientali
Temperatura dell’aria
Temperatura media radiante delle superfici che delimitano l’ambiente
Umidità relativa dell’aria
Velocità dell’aria
Due sono invece riferite a determinate caratteristiche degli individui:
- Attività fisica svolta (staticità o movimento)
- Abbigliamento (più o meno vestiti
Si usa anche definirlo impianto di climatizzazione in quanto ha lo scopo di ricreare il clima ideale sempre finalizzato al raggiungimento del benessere termoigrometrico.
Il benessere termoigrometrico è determinante per la soddisfazione del benessere psico-fisico in particolare negli ambienti di lavoro. Da tenere presente poi che alcuni ambienti di lavoro, in determinati settori, necessitano inevitabilmente di precise condizioni per la produzione.
Pulizia e sanificazione del condizionatore, quando farla?
Per un funzionamento ottimale e per adempiere alle norme sulla sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008) è opportuno pianificare con periodicità interventi di pulizia e sanificazione dell'impianto di condizionamento/climatizzazione. Questi interventi dovrebbe essere fatti almeno ogni cambio di stagione. Ovviamente non bisogna trascurare gli interventi di manutenzione tecnica.