L’aria indoor del tuo ufficio è malsana?

Se i tuoi dipendenti accusano spesso cefalee, irritazione delle vie respiratorie, occhi arrossati, dermatiti, ed allergie, ed il loro rendimento non è al 100%, ci sono buone possibilità che l’aria indoor aziendale sia malsana e la tua azienda soffra della Sindrome da Edificio Malato (SBS- Sick Building Syndrome).

Questi disturbi sono quasi certamente da imputare alle scarse condizioni igieniche dell’impianto aeraulico.

Come posso sapere in che condizioni sono le canalizzazioni aerauliche della mia azienda?

L’unico modo per sapere se le UTA ed i canali dell’aria sono sporchi è programmare un’ispezione ed effettuare controlli gravimetrici e microbiologici che stabiliranno se esiste effettivamente la necessità di effettuare una bonifica degli impianti HVAC: in questo modo è possibile eliminare il problema e regolamentare l’azienda secondo le norme imposte dal D. Lgs. 81/2008 – Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro – e dalle leggi Regionali.

Quando conviene intervenire e quali sono le condizioni necessarie per poter effettuare la pulizia degli impianti aeraulici?

È fondamentale che le UTA e gli impianti non siano in funzione ed è preferibile che non sia presente il personale.

NON è necessario aspettare le chiusure festive: i nostri “tecnici supereroi” certificati ASCS sono pronti ad intervenire 365 giorni all’anno: tutti i giorni anche durante l’orario notturno e nei fine settimana.

Intervenire in questi momenti – in assenza di personale - consente di non sospendere la produzione, a vantaggio di un servizio più snello.

A seconda della tipologia di azienda, effettuare interventi regolari di ispezione almeno 1 volta all’anno – come la normativa richiede - consente di evitare che lo sporco “stratifichi”.

Un impianto pulito è sinonimo di aria sana e consente che le prestazioni lavorative dei dipendenti siano migliori: la produzione ne beneficia e si ha un notevole risparmio a livello energetico.