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Qualità dell’aria nelle scuole
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La qualità dell’aria che respiriamo negli ambienti scolastici è un tema sempre più rilevante per la salute e il benessere di studenti e docenti. Non si tratta solo di comfort: un’aria inadeguata può compromettere la concentrazione, aumentare l’assenteismo e incidere sulla sicurezza, oltre a rappresentare una violazione della normativa vigente.
In questo scenario, la sanificazione delle canalizzazioni aerauliche assume un ruolo centrale. Vediamo perché.
Un problema reale: aria inquinata anche dentro le aule
L’aria interna può essere fino a cinque volte più inquinata di quella esterna. Aule sovraffollate e ventilazione insufficiente favoriscono l’accumulo di CO₂, polveri sottili, muffe e agenti patogeni.
Secondo i dati del progetto europeo SEARCH I e II, i bambini che studiano in ambienti con aria percepita come “cattiva” hanno un rischio di mal di testa più alto del 96% rispetto a chi frequenta scuole con aria salubre. Anche i disturbi respiratori risultano molto più frequenti. Questi numeri evidenziano quanto la qualità dell’aria incida direttamente sulla salute e sulle performance scolastiche.
La presenza di CO₂ anidride carbonica, polveri sottili (PM₁₀ e PM₂.₅), composti organici volatili (VOC), muffe ed agenti microbiologici può causare sintomi come mal di testa, stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritazioni alle vie respiratorie ed allergie.
Un’indagine condotta nell’ambito del progetto europeo SEARCH I e II, promosso dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha rilevato che i bambini che frequentano scuole con aria percepita come "cattiva" hanno un rischio di mal di testa quasi doppio (+96%) rispetto a chi studia in ambienti con buona qualità dell’aria. Anche la frequenza di problemi respiratori risulta significativamente più alta.
La risposta istituzionale: il progetto necessARIA
Per affrontare il problema, il Ministero della Salute ha lanciato nel 2023 il progetto necessARIA, finanziato con circa 1,9 milioni di euro nell’ambito del PNRR.
Gli obiettivi principali sono:
- - monitorare la qualità dell’aria in scuole distribuite su tutto il territorio nazionale;
- - installare impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) in aule pilota;
- - raccogliere dati per definire standard minimi nazionali;
- - sensibilizzare studenti, insegnanti e famiglie attraverso attività educative.
Il progetto durerà fino al 2025 e rappresenta la prima iniziativa italiana strutturata per affrontare in maniera organica il tema dell’aria scolastica. Attualmente il progetto coinvolge alcune realtà scolastiche in alcune regioni italiane selezionate in base a condizioni climatiche e destinazioni d’uso differenti.
Il DPCM 26 luglio 2022: linee guida obbligatorie
Un altro passaggio cruciale è stato l’emanazione del DPCM del 26 luglio 2022, che definisce per la prima volta standard tecnici obbligatori per la qualità dell’aria nelle scuole.
Il decreto prevede che:
- - le aule siano adeguatamente ventilate;
- - venga controllato il livello di CO₂ come indicatore di ventilazione;
- - possano essere installati sistemi fissi o mobili di purificazione, purché sicuri ed efficaci;
- - gli impianti aeraulici siano sottoposti a manutenzione e sanificazione regolare.
Queste disposizioni trasformano la qualità dell’aria in una vera e propria condizione legale da rispettare.
D.Lgs. 81/2008: sicurezza sul lavoro e aria salubre
Anche il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008) richiama esplicitamente l’importanza della ventilazione.
L’articolo 63 stabilisce che i luoghi di lavoro, incluse le scuole per il personale docente e non docente, devono disporre di aria salubre. Inoltre, l’Allegato IV richiede che gli impianti di ventilazione siano puliti e mantenuti in efficienza, per prevenire rischi derivanti da agenti nocivi.
Per i dirigenti scolastici e gli RSPP, la qualità dell’aria è quindi non solo un obiettivo di benessere, ma un obbligo giuridico.
Il ruolo chiave della sanificazione delle canalizzazioni
Gli impianti di ventilazione, se trascurati, possono diventare serbatoi di polveri, muffe e batteri, che vengono poi reimmessi negli ambienti. Una sanificazione professionale delle canalizzazioni aerauliche permette di:
- - ridurre la contaminazione microbiologica;
- - migliorare la qualità dell’aria immessa nelle aule;
- - mantenere alta l’efficienza energetica del sistema;
- - rispettare i requisiti normativi.
Questa attività si inserisce perfettamente negli obiettivi del progetto necessARIA e nelle prescrizioni di legge.
I dati che fanno la differenza
Durante la pandemia da COVID-19, uno studio condotto nelle Marche su oltre 10.000 ambienti scolastici ha dimostrato che le aule con impianti VMC ben progettati avevano un rischio di contagio ridotto dell’80% rispetto a quelle con ventilazione naturale.
Ogni incremento di 1 litro/secondo di aria ventilata per alunno riduceva il rischio del 12–15%. Questo dimostra che la ventilazione, unita a una corretta sanificazione degli impianti, è una strategia efficace non solo contro le infezioni, ma anche per migliorare la qualità generale dell’aria.
Un’opportunità per scuole e imprese specializzate
La crescente attenzione alla qualità dell’aria rappresenta un’occasione importante. Per le scuole, significa poter contare su ambienti più salubri e conformi alla normativa. Per le aziende specializzate nella sanificazione aeraulica, è l’opportunità di offrire servizi certificati che:
- - aiutano gli istituti a rispettare il DPCM 26 luglio 2022 e il D.Lgs. 81/2008;
- - migliorano l’efficienza energetica degli impianti;
- - contribuiscono a un’immagine di maggiore attenzione verso la salute.
Conclusione
La qualità dell’aria nelle scuole non è più un tema marginale. È una priorità sanitaria, educativa e normativa. Il progetto necessARIA e le recenti disposizioni legislative lo confermano: garantire aria pulita e ambienti sicuri è un diritto di studenti e docenti.
La sanificazione delle canalizzazioni aerauliche è un tassello imprescindibile di questa strategia. Intervenire in modo professionale e documentato significa proteggere la salute, migliorare il rendimento scolastico e rispettare la legge.
Se sei un dirigente scolastico o un responsabile della sicurezza, non aspettare: investi nella salubrità della tua scuola. Un impianto pulito oggi è garanzia di salute e serenità per il futuro.