-
P.zza della Repubblica, 34, 41033 Concordia s/S
-
0535 40338
-
cooplar1@cooplar.com
La Qualità dell'Aria: linee guida dell'OMS
Tempo di lettura medio 2/3 minuti
UE: trovato un accordo sulle linee guida per migliorare la qualità dell’aria
Il Parlamento europeo ed il Consiglio dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle nuove misure per la qualità dell’aria nell’UE. L’obiettivo è quello di raggiungere un ambiente privo di sostanze tossiche all’interno del territorio dell’Unione entro il 2050, nonché allineare gli standard di qualità dell’aria alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Le nuove disposizioni stabiliscono limiti e obiettivi più severi rispetto alle attuali normative, per diversi inquinanti, tra cui le particelle sospese (PM2,5, PM10), il biossido di azoto (NO2) e il biossido di zolfo (SO2). Per quanto riguarda due inquinanti noti per avere un impatto significativo sulla salute umana, ossia PM2,5 e NO2, i valori limite annuali saranno ridotti di oltre la metà, passando da 25 µg/m³ a 10 µg/m³ per PM2,5 e da 40 µg/m³ a 20 µg/m³ per NO2.
I nuovi standard poi saranno riesaminati entro il 31 dicembre 2030 e, in seguito, almeno ogni cinque anni. Le revisioni dovranno essere basate su scoperte scientifiche, come le linee guida sulla qualità individuate dall’OMS.
Qualora non vengano attuate le nuove direttive, l’accordo prevede che cittadini ed associazioni ambientaliste possano portare in Tribunale le autorità inadempienti. L’accordo prevede anche il diritto a chiedere un risarcimento per coloro la cui salute è stata compromessa a causa della violazione di tali. È prevista anche la possibilità di chiedere un risarcimento dei danni per chi si ammala a causa dell'inquinamento atmosferico.
I dati diffusi sono allarmanti: occorre intervenire alla svelta
Il Parlamento Europeo ha diffuso il dato secondo il quale circa 300.000 morti premature all’anno sono attribuibili ai danni determinati dall’inquinamento atmosferico.
Lo stesso Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno a tal proposito raggiunto ad inizio 2024 un accordo per definire misure più restrittive, limiti ed obiettivi più severi per allineare gli standard qualitativi dell’aria a quelli raccomandati dall’OMS entro il 2050.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha da tempo posto la sua attenzione sulla qualità dell'aria che respiriamo, sia all'aperto che all'interno degli edifici. Sebbene spesso ci concentriamo sulle questioni legate all'inquinamento atmosferico esterno, l'aria che respiriamo all'interno delle nostre case, uffici e altri spazi chiusi gioca un ruolo cruciale sulla nostra salute.
Aria indoor: le linee guida dell'OMS per un ambiente sano e sicuro
Quali sono le indicazioni fornite dall'OMS in merito alla qualità dell'aria indoor per garantire il benessere delle persone?
- 1. Definizione di qualità dell'aria indoor
L'OMS definisce la qualità dell'aria indoor come la misura ed il controllo dei livelli di inquinanti presenti all'interno degli edifici che possono influenzare la salute ed il comfort delle persone. Questi inquinanti possono provenire da una varietà di fonti, tra cui fumo di tabacco, combustione di carburanti fossili, materiali da costruzione, prodotti per la pulizia, elettrodomestici e persino le persone stesse. - 2. Principali inquinanti e le loro fonti
Le linee guida dell'OMS identificano diversi inquinanti principali che possono compromettere la qualità dell'aria indoor. Tra questi, il biossido di carbonio (CO2), i composti organici volatili (COV), le particelle sospese o materiale particolato aerodisperso (PM), l'umidità ed il fumo di tabacco sono di particolare rilevanza. La provenienza di questi inquinanti può essere la più svariata.
Il biossido di carbonio, ad esempio, è prodotto dalla respirazione umana e può raggiungere livelli elevati in ambienti scarsamente ventilati. I COV composti organici volatili possono derivare da materiali da costruzione, vernici, mobili e prodotti per la pulizia. Le particelle sospese possono provenire da fonti esterne, come l'inquinamento atmosferico, ma anche da attività interne, come cucinare o utilizzare candele. L'umidità e il fumo di tabacco sono ulteriori fattori che possono influenzare la qualità dell'aria. - 3. Ventilazione adeguata: la chiave per un'aria salubre
Un elemento fondamentale che le linee guida dell'OMS sottolineano è l'importanza di una ventilazione adeguata. Una corretta circolazione dell'aria riduce la concentrazione di inquinanti e contribuisce al mantenimento di livelli di umidità accettabili. Le pratiche consigliate includono l'uso di sistemi di ventilazione meccanica, finestre apribili e porte per garantire un flusso costante di aria fresca.
La ventilazione è particolarmente cruciale in ambienti in cui il numero di persone è elevato, come uffici, scuole e strutture commerciali. Inoltre, durante eventi in cui è previsto un aumento temporaneo del numero di occupanti, come feste o riunioni, è consigliabile aumentare la ventilazione per mantenere la qualità dell'aria a livelli accettabili. - 4. Controllo dell'umidità per prevenire la formazione di muffe
L'eccessiva umidità può favorire la formazione di muffe, un problema che può compromettere significativamente la qualità dell'aria. L'OMS suggerisce di mantenere livelli di umidità tra il 30% e il 60% per prevenire la crescita e la proliferazione di muffe. Ciò può essere raggiunto attraverso l'uso di deumidificatori, l'aerazione regolare dei locali e la correzione di eventuali perdite d'acqua o infiltrazioni nelle pareti. - 5. Limitare l'esposizione al fumo di tabacco
Il fumo di sigaretta, comunque la combustione di tabacco, è una fonte significativa di inquinamento indoor e rappresenta un grave rischio per la salute. Le linee guida dell'OMS raccomandano l'adozione di politiche anti-fumo all'interno degli edifici, compreso il divieto di fumo nei luoghi pubblici e l'implementazione di aree designate per i fumatori. Limitare l'esposizione al fumo passivo è essenziale per preservare la qualità dell'aria in ambienti condivisi. - 6. Materiali da costruzione e arredi a Basso impatto zmbientale
La scelta dei materiali da costruzione e degli arredi può influire notevolmente sulla qualità dell'aria indoor. L'OMS consiglia l'utilizzo di materiali a bassa emissione di COV e di prodotti certificati come a basso impatto ambientale. Inoltre, è consigliabile ventilare adeguatamente gli ambienti appena arredati o ristrutturati per ridurre il rilascio di sostanze nocive. - 7. Monitoraggio costante e sensibilizzazione
Le linee guida dell'OMS sottolineano l'importanza del monitoraggio costante della qualità dell'aria e della sensibilizzazione delle persone sui rischi correlati all'inquinamento indoor. L'installazione di monitor di qualità dell'aria può fornire dati in tempo reale sui livelli di inquinanti e contribuire a prendere misure preventive o correttive tempestive.
La sensibilizzazione è altrettanto cruciale. Le persone devono essere informate sugli effetti negativi dell'esposizione prolungata a inquinanti indoor e devono essere incoraggiate ad adottare e condividere pratiche che migliorino la qualità dell'aria nei loro ambienti.
Un Impegno per un'ambiente Interno salubre
In conclusione, le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell'aria indoor pongono l’accento sulla necessità di creare ambienti interni salubri. Le linee guida forniscono una base solida per adottare pratiche che riducano l'esposizione a inquinanti nocivi, migliorino la ventilazione e promuovano la scelta di materiali a basso impatto ambientale.
Un impegno collettivo per seguire queste linee guida non solo migliora la qualità della vita all'interno degli edifici, ma contribuisce anche a ridurre il carico sul sistema sanitario dovuto a malattie correlate all'inquinamento indoor.
La salute è un bene prezioso, e investire nella qualità dell'aria indoor è un passo fondamentale verso un futuro più sano e sostenibile.