Canalizzazioni aerauliche: le insidie nel ricircolo dell'aria

Le insidie nel ricircolo dell'aria: precauzione e prevenzione

Il ruolo svolto dagli impianti di aerazione è fondamentale. In tempi di coronavirus ancora di più.

“Prevenire è meglio che curare” era lo slogan che accompagnava – a fine anni 80 – la pubblicità di una marca di dentifricio.

Uno slogan estremamente azzeccato che, ancora oggi, rimarca quanto sia fondamentale la prevenzione.

Ed è proprio la prevenzione l’elemento che sta alla base del principio di precauzione sottolineato nel protocollo di AIISA (Associazione Igienisti Sistemi Aeraulici).

In mancanza di dati scientifici evidenti sulla “diffusione specifica di Covid-19” attraverso i sistemi aeraulici e di condizionamento dell’aria vale appunto il principio di precauzione. Secondo tale principio è opportuno agire in modo da prevenire ed eliminare ogni potenziale rischio.

 

Che rischi si nascondono?

Gli impianti di trattamento dell’aria, come i climatizzatori e gli impianti di ventilazione, nascondono dei rischi, la maggior parte dei quali correlati alle loro condizioni igieniche. Per eliminare  o quantomeno ridurre tali rischi è necessario programmare interventi di pulizia e sanificazione specifici.

In questo periodo particolarmente delicato, dovuto alla diffusione di Covid-19, i rischi sono amplificati, particolarmente negli ambienti di lavoro ed in quei locali dove c’è movimentazione di persone.

L’inquinamento degli ambienti indoor, cioè degli spazi chiusi, può seriamente contribuire all’insorgenza ed allo sviluppo di malattie respiratorie, allergiche, cardiache ed anche oncologiche.

 

Il coronavirus negli impianti aeraulici

Nel caso specifico di Covid-19, poichè è un virus respiratorio, può essere potenzialmente presente nel ricircolo dell’aria degli impianti aeraulici. Di conseguenza può essere trasportato dalle polveri sottili, cioè dal particolato atmosferico disperso nell’aria. Ovviamente questo è molto pericoloso poichè le polveri sottili possono rimanere sospese in aerodispersione per molte ore.

Per questo motivo è consigliato spegnere gli impianti di ricircolo dell'aria quando si verifica un caso sospetto o conclamato di infezione.

Negli impianti di aerazione il rischio è maggiore quando siamo in presenza di unità locali come ventilconvettori e split. Infatti queste macchine aspirano l’aria interna degli ambienti dove sono collocate, la spingono attraverso filtri a trama “larga” ed una batteria a scambio termico. Successivamente è restituita nell’ambiente riscaldata o raffreddata.

Cosa dice la Legge

La Legge riconosce questo potenziale pericolo ed impone con il Decreto Legislativo 81/2008 (All. IV – Requisiti dei luoghi di lavoro) controlli periodici agli impianti, manutenzione, pulizia e sanificazione per tutelare la salute dei lavoratori.

È bene ricordare che - per una maggiore tutela - vanno rispettate le indicazioni proposte dagli organismi istituzionali. Queste sono contenute nel "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro