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Tarlo del legno e parassiti: una intricata convivenza
Tempo di lettura medio 2/3 minuti
Sclerodermus Domesticus: il parassita del tarlo del legno
Come riconoscerlo?
Il mondo dei parassiti e degli insetti presenti nei nostri ambienti domestici è vasto e spesso poco conosciuto.
Uno di questi ospiti indesiderati è lo sclerodermus domesticus. Questo piccolo organismo ha un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana, anche se spesso passa inosservato.
Lo sclerodermus domesticus è un insetto parassita del tarlo del legno, ha dimensioni di circa 3 / 4 millimetri e si nutre principalmente di larve di tarlo del legno. Assomiglia ad una piccola formica.
Il maschio è dotato di ali ma è privo di pungiglione; la femmina è lunga 2-5 mm, aculeata e attera ossia priva di ali, di colore marrone-nero ed assomiglia ad una formica.
La femmina si introduce nei cunicoli scavati dalle sue prede, che paralizza con il suo pungiglione e su cui depone le uova. Una volta schiuse, le larve si nutriranno della vittima. Il pungiglione è posto nella parte posteriore del corpo e comunica con una ghiandola velenifera.
Questo insetto, poichè si nutre in particolare delle larve del tarlo del legno è conosciuto anche come "amico degli antiquari" poiché è un naturale antagonista dei tarli infestanti del legno.
Piemotes ventricosus, l'acaro del legno
Una menzione a parte merita invece il Piemotes ventricosus più comunemente conosciuto come acaro del tarlo del legno. É praticamente invisibile ad occhio nudo considerate le sue dimensioni, di 0,3 millimetri e punge, soprattutto sotto i vestiti in quanto si annida in essi.
Se il tarlo del legno NON punge l’uomo poiché non ha un apparato boccale in grado di mordere o pungere, l’acaro del tarlo del legno invece può pungere anche l'uomo, indistintamente sia di giorno, sia di notte.
Le lesioni impiegano anche 10/12 ore a comparire dopo le punture e guariscono molto lentamente impiegando anche un paio di settimane. L’acaro del tarlo del legno tende ad attaccare una stessa zona ripetutamente con punture molto ravvicinate e molto pruriginose. Considerando poi che le lesioni compaiono dopo ore, molte persone credono di essere punte in luoghi che non sono affatto infestati dall’acaro del tarlo del legno ed attribuiscono la colpa alla puntura di altri insetti.
Se ad essere infestato dai tarli è un mobile di legno, e se a loro volta sono presenti gli acari del tarlo non è escluso che possano trasferirsi sugli indumenti in essi riposti. Stesso discorso vale per tappezzerie di sedie di legno piuttosto che poltrone, divani, letti.
Senza considerare che le carcasse degli acari possono essere respirate in mezzo alla polvere e provocare asma o rinite cronica.
Gli stratagemmi per controllare gli acari del tarlo del legno
Ma quali accorgimenti adottare per prevenire e controllare un’infestazione da tarli del legno e quindi anche da acari dei tarli del legno?
- - Effettuare regolari ispezioni e prestare attenzione alla presenza di piccoli accumuli di segatura
- - Conservare in maniera adeguata mobili ed oggetti in legno, garantire una corretta ventilazione ed un livello di umidità adeguato per evitare che si crei l’ambiente ideale per questi parassiti
- - Sigillare crepe e fessure per impedire di infiltrarsi
- - Rimuovere o sostituire tempestivamente le parti lignee danneggiate
Contattare un’impresa di disinfestazione professionale che sia in grado di valutare la situazione e, se necessario, adottare le misure adeguate per intervenire.
Che danni causano gli acari del tarlo del legno
Riassumiamo brevemente i danni causati da questi fastidiosi acari:
Danni sanitari: la puntura è dolorosa e può causare pomfi o papule pruriginose, malessere generale, possono comparire febbre, diarrea e vomito e, non è escluso, gravi dermatiti. Un solo esemplare può pungere anche decine di volte, e gli effetti durano a lungo, fino a due settimane.
Danni economici: per il costo della disinfestazione che può richiedere più passaggi.
Danni psicologici: le persone pizzicate da questo insetto sviluppano stati ansiosi poiché non è facile inizialmente identificare la provenienza della puntura.
Cosa faccio se ho gli acari del tarlo del legno?
Innanzitutto per eliminare lo Sclerodermus domesticus e Piemotes ventricosus è fondamentale risolvere dapprima l'infestazione da tarli del legno, trattando i manufatti lignei con le microonde oppure, se si tratta di mobili, ricorrendo ad interventi in atmosfera modificata, se si tratta di travi, parquet o rivestimenti di legno può essere molto utile ricorrere a trattamenti con vernici specifiche.
Una volta eliminata la presenza dei tarli, l’acaro del tarlo può essere eliminato con trattamenti specifici: in genere con fumiganti a saturazione d’ambiente che possono essere impiegati solo da professionisti.
Crediti fotografici
Ringraziano l'autore per l'immagine