Topi, ratti, insetti ematofagi e colombi: disinfestazione

Topi, ratti, insetti ematofagi e colombi: disinfestazione

“Piano di prevenzione e controllo della diffusione di animali infestanti quali topi, ratti, insetti ematofagi e colombi” 2016/2017 – UCMAN Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord.

Da qualche giorno è partito  il “Piano di Prevenzione e Controllo della diffusione di animali infestanti quali topi, ratti, insetti ematofagi e colombi” dell’UCMAN (Unione Comuni Modenesi dell’Area Nord).

La presenza di animali infestanti è un indicatore biologico di un ambiente degradato. Un territorio “infestato” è soggetto a problematiche igienico-sanitarie molto serie, a zoonosi ( zoonosi = malattie che si trasmettono dagli animali all'uomo), a disagi per i cittadini, a danni e riduzione della qualità della vita.

L’attuazione del Piano 2016/2017 elaborato dall’Unione congiuntamente con il servizio veterinario dell’Ausl di Modena, è stata affidata a Cooplar Soc Coop. Abbiamo attivato i nostri servizi di disinfestazione da animali infestanti come topi, ratti, colombi e zanzare presso edifici ed aree pubbliche del territorio dei comuni di Modena dell'area nord.

Le trappole posizionate da Cooplar

Il piano dell’Unione, da solo funziona?

Il piano dell’Unione, da solo però, funziona parzialmente: occorre infatti la collaborazione attiva di tutta la cittadinanza sia nelle aree pubbliche che, soprattutto, private.

Nelle aree pubbliche è di fondamentale importanza per il sostegno al Piano, che i cittadini non somministrino alimenti – anche solo saltuariamente – ad animali d’affezione come cani, gatti e uccelli e non abbandonino rifiuti al di fuori dei cassonetti: resti alimentari, carta, cartone, erba possono diventare una fonte di alimento o di rifugio per gli animali infestanti.

Ricordiamo inoltre, che sul territorio, esistono associazioni di Volontariato che - su segnalazione - si prendono cura degli animali d’affezione abbandonati, nutrendoli e sottoponendoli a cure veterinarie.

Sono però le aree private a costituire la parte più consistente dei siti a rischio (il 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata).

Le aree private contribuiscono in modo determinante alla colonizzazione ed all’insediamento degli animali infestanti anche quando i trattamenti pubblici sono svolti in modo accurato e regolare.

Anche in questo caso specifico serve la partecipazione della cittadinanza ad attenersi ad alcune regole di fondamentale importanza per rendere efficace il piano di prevenzione attuato dall'Unione Comuni Modenesi dell’Area Nord.